Questa è Sofia!

di S.F.

Ciao, sono io, Hello Kitty, un pupazzo soffice e grande, dal manto bianco, con un’enorme testa, due piccoli occhi neri, un un nasino giallo; indosso una salopette rosa con dei piccoli bottoni bianchi. Prima di far parte della vita di Sofia mi trovavo dentro un immenso negozio di giocattoli “Casa Mia”, in uno scaffale bianco accanto ad altri peluche e costavo 65 euro. La mia vita era triste e monotona, scandita dal tic tac dell’orologio che si trovava sopra il mio scaffale e dai commessi che non facevano altro che spostarci da uno scaffale all’altro; poi un giorno ho visto entrare dalla porta due signori vestiti entrambi di nero, più o meno sulla quarantina che si fiondarono subito nel mio reparto, guardarono attentamente tutti i peluche quando finalmente arrivarono a me, mi guardarono con gli occhi innamorati, si guardarono tra di loro e mi afferrarono di corsa tra le loro braccia. Le loro parole sono state: ” è stupendo, il regalo perfetto per il compleanno di chicca”. Mi comprarono, il venditore mi infilò in una grande busta, poi mi portarono a casa, in una stanza nuova, appena rimodernata, sentivo ancora il profumo della vernice fresca, mi misero sopra il letto e qualche ora dopo verso le 4:30 del pomeriggio conobbi Sofia, le sono stato regalato appena gli fecero la sua prima cameretta per il suo quarto compleanno. 

Per lei fu una grandissima sorpresa tornare a casa dalla scuola materna, aprire la porta della stanza, che prima era solo uno studio un po’ disordinato e trovare la sua cameretta 

dei sogni: le pareti bianche e viola, la libreria viola, l’armadio bianco, la scrivania viola e un grande letto dallo schienale viola, coperto dalle lenzuola rosa decorate con tanti piccoli Hello Kitty e sopra c’ero io…Me la ricordo benissimo, come fosse ieri, l’espressione su quel suo faccino quando mi vide: con l’aria incuriosita e gioiosa. Mi venne incontro correndo, mi prese  tra le sue braccia e mi stritoló, da quel giorno io e Sofia diventammo inseparabili: mi raccontava di  tutto e di più…

Lei era una bimba vivace, un po’ come tutti i bambini, simpatica, affettuosa, educata, allegra e anche timida, soprattutto con le persone che non conosceva. Era davvero una bella bimba, con dei disordinati boccoli castani, dei grandi occhi scuri e con un piccolo nasino all’insù. 

Sin da piccola era una bambina con tanta voglia di fare e la sua prima passione, che tra l’altro lo è tutt’ora, è la danza. Iniziò a 3 anni con “gioco danza”, poi passò alla vera e propria danza classica, si proprio quella con il tutù, e infine ora pratica la danza moderna. Mi raccontava che per lei indossare il tutù, le scarpette ed entrare in sala era emozione pura e si vedeva da come lo raccontava, con quel sorriso stampato sul viso emozionava anche te…

Secondo me per Sofia la danza è semplicemente tutto, è il suo mondo, è ciò che la rende felice ed è ciò che gli appartiene da sempre e ci sarà per sempre! Da piccina quando era a casa si faceva mettere la musica dal suo paponzolo, così lo chiamava, e inventava passi di danza a tempo di musica;  prendeva le sue bambole e Barbie e gli faceva fare la lezione di danza, proprio come faceva la sua insegnante con lei, contando il tempo ed esponendo gli errori.

A lei sono sempre piaciuti i vestiti: aveva diversi giochi sulla moda, disegnava abiti e faceva delle vere e proprie sfilate davanti allo specchio, indossando i suoi vestitini e le scarpe con il tacco della mamma. Sì, è passata dalla stilista a voler fare l’insegnante, con la sua lavagna e i suoi gessetti; alla parrucchiera, lavava i capelli alle bambole e gli faceva le trecce; all’attrice; alla ballerina.

Quando per Sofia c’erano quei momenti “NO” era triste, aveva paura, litigava con i suoi genitori, aveva dei problemi con qualche sua amica o voleva semplicemente piangere e sfogarsi cercava conforto in me: si infilava nel letto, sotto le coperte, mi metteva vicino a lei, prendeva il suo diario segreto, una matita e cominciava a scrivere ciò che era successo, un modo per sfogarsi e per trovare conforto in se stessa. Il diario segreto gli fu regalato il giorno del suo sesto compleanno dalla sua Baby Sitter: era tutto viola, il suo colore preferito e la sua Baby Sitter glielo regalò perché sapeva che a Sofia piaceva molto disegnare e scrivere e devo dire che è stato proprio un regalo perfetto…

Sofia man mano che cresceva diventava una ragazza sempre più solare e bella, cambiò il suo modo di pensare e di comportarsi, e in lei continuava a crescere la passione per la danza. Stava crescendo e non nego che anche tutt’ora vederla così grande fa un certa impressione perché in lei vedo sempre quella bimba piccina piena di boccoli e dal nasino all’insù.

Nonostante lei sia una ragazza solare, dentro di lei il cuore è stato spezzato più volte…Un avvenimento che segnò molto l’adolescenza di Sofia fu durante la prima media; il passaggio dalle elementari alle medie per lei non è stato un trauma, anzi andava fin troppo bene fino a quando Sofia, avendo una baby sitter, si sentiva a disagio davanti alle sue amiche, che all’uscita di scuola avevano i propri genitori. Sofia li ha, ma per problemi lavorativi non potevano andarla a prendere a scuola o passare il pomeriggio con lei; così chiese ai suoi genitori di licenziare la baby sitter e l’accontentarono. Molte sue amiche che non frequentavano la sua stessa scuola, ma che avevano passato le elementari insieme, si allontanarono e lei si ritrovò da sola, i suoi genitori lavoravano tutto il giorno e lei passava i pomeriggi a casa da sola, quei pomeriggi che prima passava fuori a divertirsi con le sue amiche, a cercare di affrontare quel periodo, che passò, ma gli lasciò una mancanza, un vuoto che fu molto difficile da affrontare…

Questa è Sofia! Quella bimba che giocava con me quando era piccola, che si è emozionata la prima volta che mi ha vista e che nonostante ora abbia 15 anni non mi ha buttato via, ma mi tiene ancora lì, nella sua cameretta, sopra il suo soffice letto.

Ora ha iniziato il liceo artistico e sono contentissima per lei, perché quando la vedo lì, sulla sua scrivania viola a disegnare, entra in un mondo tutto suo, il suo mondo, con la musica a tutto volume e con quel bellissimo sorriso stampato sul viso, che spero non glielo levi più nessuno!  

Ho preferito raccontare di lei, della sua infanzia, perché sicuramente la sua vita è molto più intrigante rispetto alla mia… di me cosa c’è da raccontare? Sono un peluche, il suo portafortuna, la sua incoraggiatrice, la sua compagna di mille avventure, colei che c’è sempre stata e sempre ci sarà. Con Sofia ho condiviso mille emozioni, momenti belli e momenti tristi, ma insieme abbiamo sempre superato tutto! 

S.F.

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